L'apparecchio di Kipp per la produzione di modeste quantità di vari gas in laboratorio, è formato da tre settori, indicati con i numeri 1, 2 e 3. Gli ambienti 2 e 3 sono in comunicazione tra di loro, così come i settori 1 e 3. Se si vuole ottenere idrogeno gassoso in 2 vengono inseriti dei grani di ferro o di zinco, oppure se il prodotto che si vuole ottenere è il solfuro di idrogeno (idrogeno solforato, H2S)  dei pezzi di solfuro di ferro(II) o di solfuro di zinco.

 

    

Apparecchio di Kipp per la produzione di gas

Nella sfera 1 viene versata una soluzione di acido cloridrico al 20-25% (ma un qualsiasi altro acido forte va ugualmente bene, purché se ne consideri il costo e la pericolosità) fino a che questo non sommerge completamente il solido entro la zona 2. Quando il rubinetto collegato con il recipiente 2 è chiuso, la pressione dell'idrogeno che si sviluppa in base alla reazione:

Zn + 2HCl → ZnCl2 + H2

o dell'acido solfidrico (H2S) chi si produce dalle reazioni:

2HCl + ZnS → ZnCl2 + H2S↑

2HCl + FeS → FeCl2 + H2S↑

(a seconda del tipo di composto che si impiega) spinge la soluzione acida verso il basso, fino a svuotare completamente la sezione 2. Ciò produce l'arresto della reazione chimica (in quanto non si ha più il contatto tra i reagenti). Se invece o l'idrogeno o l'acido solfidrico prodotti vengono estratti dall'apparecchio, la soluzione di acido cloridrico non scende e la reazione continuerà senza sosta fino a che non si sarà consumata tutta la carica di metallo o di solfuro di ferro II o di solfuro di zinco.

Per il FUNZIONAMENTO vedere il filmato

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